Il 2021 dovrà sostenere una pesante eredità dall’anno appena trascorso. La pandemia ha compromesso tutti gli equilibri economici e lavorativi. Il miglior modo per affrontare il mondo di domani è aggiornando le proprie skill.

Un’accelerazione improvvisa

Chi lavora o cerca impiego in aziende ad alto tasso di innovazione sapeva già quanto fosse veloce la necessità di aggiornare le proprie skill. Eppure questo non era niente rispetto all’accelerata causata dalla pandemia.

Infatti, se prima aggiornare continuamente le proprie skill era appannaggio di chi lavorava in campi altamente tecnologici, oggi chiunque deve fare i conti con un mondo che è cambiato in maniera repentina.

Conference call o DAD, sono solo due dei termini entrati nell’uso comune e ai quali, per molti, non è stato semplice adattarsi. Tuttavia, è necessario, se si vuole restare competitivi.

Come fare

Senza troppi giri di parole, dovremo adattarci a vivere un aggiornamento continuo delle nostre skill, sia di quelle soft, sia di quelle hard. A tal proposito, una menzione speciale va a quelle digitali.

Queste ultime, infatti, se già oggi sono di grandissima importanza per restare competitivi nel mercato del lavoro, in pochi anni diventeranno fondamentali.

Il World Economic Forum, infatti, stima che entro 5 anni almeno 85 milioni di posti di lavoro saranno rimpiazzati dalle macchine; tuttavia, allo stesso tempo, si apriranno 97 milioni di nuove posizioni in ambito tecnologico.

La situazione italiana

Alla luce di quanto visto, le attività di skilling e reskilling saranno di importanza fondamentale per la tenuta del sistema lavorativo.

L’Italia ha da poco dato il via al Fondo Nuovo Competenze, che, con una dotazione complessiva di 730 milioni di euro fino al 2021, introduce delle novità in merito alla formazione dei lavoratori all’interno delle aziende.

In conclusione, saper affrontare il cambiamento, anche in termini di aggiornamento delle proprie skill, sarà ciò che fa la differenza per il nostro futuro lavorativo.

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